Un incontro di Apid e Banca Generali fornisce indicazioni su questa fase delicata della vita aziendale
Il passaggio generazionale nelle imprese non è solo un “affare da uomini”.
Anzi, spesso possono essere le donne ad apportare ciò che manca per far ripartire un’impresa alle prese con il cambio di generazione al comando.
E’ il messaggio lanciato dall’incontro “La continuità generazionale non è una prerogativa maschile. Come trasmettere valori, patrimonio, indipendenza” che Apid – Imprenditorialità Donna ha organizzato con Banca Generali l’8 Luglio 2025 presso il Castello di Lucento.
Il passaggio generazionale, momento spesso critico di un’azienda tipicamente familiare, è un processo che non riguarda solo il cambio di proprietà o di cariche, ma anche il trasferimento di competenze, valori aziendali e strategie che permettono all’impresa di crescere e consolidarsi. Si tratta di un procedimento delicato che richiede una pianificazione accurata per garantire il successo della nuova leadership. Questo perché comporta il trasferimento di capitale, responsabilità gestionali e know-how dalla generazione precedente a quella successiva, tenendo conto delle dinamiche di genere e delle differenze generazionali. Una fase della vita delle imprese – è stato fatto rilevare nel corso del convegno – nella quale proprio l’imprenditoria femminile si trova in una posizione complessa.
Le maggiori difficoltà che riscontrano le donne riguardano l’esistenza e la percezione delle norme di genere e le possibili discriminazioni all’interno dell’impresa, nonché la loro mancata considerazione: una condizione che rende le donne “invisibili” all’interno delle dinamiche aziendali. Il lavoro che la parte femminile apporta all’azienda viene dato per scontato, perché considerato un’estensione delle loro responsabilità nei confronti della famiglia e quindi non riconosciuto come ruolo (con conseguenze spesso anche in termini di stipendio adeguato al lavoro svolto).
E’ appunto attorno a questi temi che hanno ragionato gli esperti coinvolti da Apid e Banca Generali, in particolare: Paolo Turati (docente universitario su criptovalute e blockchain), Marzio Albonico (Responsabile Family Protection & Planning di Banca Generali).
All’incontro ha preso parte anche Filippo di Leone Santullo (Sales Manager presso Banca Generali) che ha sottolineato come l’evento abbia “rappresentato molto più di un momento formativo; è stato un segnale concreto di quanto sia fondamentale promuovere e rafforzare il ruolo delle donne anche nei passaggi chiave della vita aziendale”.
Mentre Maria Luigia Ghiggia, Presidente Apid, ha sottolineato: “Il successo di questa iniziativa dice tutto sull’importanza del tema che sta tra la cultura d’impresa, l’organizzazione aziendale, le relazioni familiari, gli aspetti di gestione ed educazione finanziaria. Ogni impresa ha una storia particolare, si tratta di una condizione che nelle imprese familiari è fortemente sentita e si intreccia con le vicende delle famiglie dalle quali le attività hanno preso forma. In tutto questo, il ruolo delle donne può rappresentare un valore aggiunto, ma deve essere integrato nelle dinamiche organizzative e gestionali con grande attenzione”
Apid ha in previsione un altro seminario con Banca Generali il prossimo Settembre
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